Krikit Von Kli, l'halfling.

Storia di un Ranger

Un giovane halfling venne ritrovato tra le ceneri del villaggio. Cenere e polvere, altro non era rimasto in quella landa dopo il passaggio dei Malevoli. Cenere e polvere le case, cenere e polvere le bestie, cenere e polvere i corpi e le braccia dei suoi genitori, resi ormai informe poltiglia grondante sangue e membra, ma che ancora cingevano la creatura. Funsero da scudo, si frapposero tra lui e la morte, offrirono due anziane vite a pegno di una giovane scintilla. Un nobile intento.

Era in stato di shock. Non parlò per settimane. Nessuno seppe spiegarsi il perchè del suo essere in vita. Un intero villaggio era stato spazzato via, e lui era stato l’unico sopravvissuto. Certo, i suoi genitori si immolarono per lui, ma come loro così fecero innumerevoli altri padri e madri halfling, ma nessuno ottenne il successo o la fortuna che i suoi seppero infondere in quell’ultimo abbraccio. Circolarono voci, malelingue che in qualche modo volevano i suoi progenitori in combutta con i Malevoli per permettere almeno al figlio di vivere e per questo egli sarebbe stato in qualche modo per sempre legato, parte viva di un patto che ne incatenava la vita, ai Malevoli; ma erano malelingue, come ovvio. Scavato nell’animo fino al più tenero midollo, non restava molta vita su cui rifarsi.

Ma la vita è potente, così si tramanda, e laddove non abbia ceduto il passo alla morte allora ella prospererà. Ed in egli prosperò. Ci vollero molte lune prima che nuova linfa iniziò a scorrere il lui. Non ci fu modo di sapere cosa scorresse in quelle vene prima della Devastazione, ma capimmo immediatamente cosa ora percorresse sue membra. La vendetta ne aveva forgiato le ossa, il rimorso ne contraeva muscoli, la rabbia gli pulsava le viscere. In qualche modo un uomo era sorto da quelle macerie.

E l’inevitabile accade. Una notte, dopo essersi ristabilito completamente ed aver ormai appreso i rudimenti di sopravvivenza che un Eterna Carovana necessita di portare con se, scomparve. Le foreste, si racconta, divennero la sua casa. Dicono che le uniche parole che ormai pronunci siano ammonimenti verso gli incauti viandanti che salva dai pericoli dei boschi. Narrano di un guerriero che ha deciso di abbandonare la società ma non la vita, e che tutto pare pronto a cedere pur di mantenere questi due mondi in pace, ma distanti.

Questa forse è la migliore biografia che mai potrà essere scritta di Krikit Von Kli. Egli sapeva scrivere, ma di sicuro raccontare di lui non fu mai una delle sue più grandi passioni. Lascio questa lettera perchè un giorno si sappia che egli, se anche un giorno morto, ebbe anche vissuto.

Capocarovana Martoi Von Kli


Ok, cosa ho appena letto?

Questo breve breve racconto è il background di Krikit, piccolo halfling ranger, che nei prossimi mesi mi accompagnerà come personaggio per la mia prima, ufficiale, campagna di Doungeons and Dragons.

Ho ricevuto carta bianca dal Master (ciao Rudy!) per scrivere il background del mio personaggio, e dato che era mia intenzione costruire questo mio alter ergo fantastico come uno spirito in qualche modo reietto, uno spirito dei boschi con un passato burrascoso, quasi dimenticato dal mondo, ho pensato che una presentazione indiretta tramite le parole di colui che solo per qualche mese mi fece da padre e a cui sono debitore del cognome, poteva essere il giusto compromesso (inoltre mi ha divertito moltissimo scrivere questa voce fuori campo immaginando sotto di essa lo scorrere di stralci di immagini, sfuocate su una mappa in pelle animale che svivola mostrando il percorso della mia vita… un’introduzione sulla falsa riga di quella sopra cui sorrono i titoli di testa del film di “Black Widow”, o qualcosa del genere).

:)